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Immagine del redattoreAsimmetria asd culturale

FlashMob RONZIO - contro la violenza sulle Donne

Un Flashmob per la Giornata contro la Violenza sulle Donne: La Danza come Voce di Denuncia e di Memoria

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il 25 novembre, Asimmetria ha partecipato a un evento carico di significato presso Villa Mylius in collaborazione con il comune di Sesto San Giovanni e Associazione Camminando.




Il flashmob "Ronzio: la potenza di non essere” è stato ideato per inaugurare la mostra "I vestiti che parlano".

Una mostra con un valore collettivo importante e toccante: in esposizione 17 abiti appartenuti a donne vittime di femminicidio, simboli silenziosi di vite spezzate e storie interrotte, storie raccontate e ricordate attraverso il linguaggio universale della danza.


Guidati dalla frase di H. Schoeck, Far buon uso del male non ne cambia la natura, ma può cambiarne le conseguenze, abbiamo danzato con l’intento di trasformare il dolore in un momento di riflessione e di lotta attiva per le generazioni future.


La Danza come Forma di Resistenza e di Memoria

Nella nostra coreografia per il flashmob "Ronzio: la potenza di non essere”, ogni danzatrice ha interpretato il ruolo di un “corpo vuoto,” spogliato dell’identità e della vita. Espressioni impersonali e movimenti privi di emozione, abiti vuoti simboli di quelle donne che non possiamo più salvare, vite spezzate che non possiamo restituire. Danzatrici come silenzio, testimoni di storie interrotte.


La bambina vestita di bianco che raggiunge i corpi adulti, è simbolo di innocenza e speranza, il futuro che è possibile scrivere diversamente.

Esplora con con curiosità e dolcezza quei corpi vuoti che non riesce a comprendere.

Il suo modo di avvicinarli è il tocco dal quale i corpi si sottraggono, sfuggendo al suo contatto.

Tuttavia, sono proprio questi corpi vuoti che alla fine la proteggono: la sospendono in aria, sollevandola, per non farle toccare il male e la violenza del mondo.

Un'interazione che trova la sua connessione nella conoscenza e nella sensibilizzazione delle nuove generazioni.


Attraverso questo gesto, abbiamo voluto rappresentare la volontà di proteggere e consapevolizzare le nuove generazioni rispetto un destino simile, di offrire loro un futuro libero dalla violenza.

La coreografia si conclude con un momento di dolcezza: una carezza collettiva, quel gesto di tenerezza che tutte quelle donne avrebbero meritato, una carezza simbolo di memoria e speranza.


Un flashmob rivolto indistintamente a uomini e donne perchè è importante saper riconoscere le situazioni potenzialmente pericolose ma è altrettanto importante educare al rispetto.

In un mondo in cui il rispetto è alla base delle relazioni, le donne non dovranno più sentirsi costrette a proteggersi.

Lo spettatore si trasforma in testimone diventando parte attiva del processo di prevenzione e sensibilizzazione.


In questa giornata in cui si parla di Donne è doveroso non dimenticare il valore e il supporto di tantissimi uomini che combattono ogni giorno per promuovere iniziative contro la violenza sulle Donne. E' anche grazie alla loro collaborazione che sarà possibile cambiare il futuro.


Un’Emozione Che Unisce

La partecipazione è stata toccante: ogni movimento si è trasformato in un abbraccio collettivo, un invito a riflettere su quanto sia urgente e necessario fermare questa violenza. L’evento ha coinvolto non solo le Allieve di Asimmetria, ma anche il pubblico presente, che ha mostrato sostegno e vicinanza.


Ringraziamenti e Prospettive Future

Un grande ringraziamento va agli organizzatori della mostra “I vestiti che parlano” per averci dato l’opportunità di partecipare e per aver portato alla luce queste storie. Un grazie speciale va anche agli allievi di Asimmetria per aver partecipato con sensibilità e rispetto.


Attraverso eventi come questo, vogliamo continuare a utilizzare la danza come strumento di sensibilizzazione, promuovendo una cultura del rispetto e della consapevolezza. La nostra speranza è che, anno dopo anno, sempre più persone si uniscano a questa battaglia contro la violenza, per costruire un futuro in cui ogni donna possa sentirsi libera e al sicuro.

Ricordiamo a tutti l’importanza di non restare indifferenti: la danza può ispirare e smuovere le coscienze, ma è necessario che ognuno di noi continui a fare la propria parte.


Ecco un breve estratto del FlashMob:


Ringraziamo il Comune di Sesto San Giovanni, in particolare Cristina e Francesco che hanno collaborato attivamente alla realizzazione del flashmob e all'Associazione Camminando per averci coinvolti in questo progetto carico di significato.

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